Planes 2 – Missione antincendio – Recensione

Quasi un anno esatto dopo l’uscita del primo capitolo, l’aereo agricolo Dusty Crophopper torna a sorvolare i cieli in una nuova avventura, dichiaratamente incentrata sulle seconde possibilità e ideata appositamente per rendere omaggio al lavoro dei vigili del fuoco. Planes 2 – Missione antincendio riparte proprio da dove avevamo lasciato tutti i personaggi, in particolare il nostro Dusty, ormai campione di corse; riuscito finalmente a vivere il proprio sogno, un avvenimento inaspettato costringerà il piccolo velivolo a un brusco risveglio, costringendolo a rimettersi in gioco nella vita e a lottare per salvare la propria città, tentando di ottenere la licenza da pompiere.

Il timone, questa volta, viene affidato a Roberts Gannaway, co- regista di Trilli e il Segreto delle Ali, e vede una schiera di nuovi personaggi, tra cui il veterano Blade Ranger, la vivace Dipper, il robusto Vento di Tuono e l’esuberante gruppo di Saltatori, addetti a lanciarsi direttamente nell’azione tra i boschi in fiamme.

Addentrandomi in questa recensione, tengo a dire che il sottoscritto reputa i film animati alla stregua di qualsiasi altro genere cinematografico, se non altro per la loro capacità di raggiungere picchi qualitativi spesso nemmeno sfiorati dalle controparti live-action. La Disney, capostipite e punto di riferimento di questa categoria, ci ha insegnato negli anni che l’animazione può abbracciare un pubblico vasto, incantando i più piccoli e intrattenendo i più grandi assieme. E tra una risata e un po’ di commozione, si concede solitamente il lusso di trasmettere un messaggio positivo. Questo è il motivo che mi spinge a definire Planes 2 – Missione antincendio un titolo riuscito solo in parte.

Il primo film, nato come spin-off di Cars – Motori ruggenti della Pixar, era perlopiù rallentato da un’eccessiva prevedibilità degli eventi, ma risultava un buon prodotto per bambini, con una morale di fondo molto classica, senza pretendere troppo.

Questo Planes 2, che avrebbe potuto librarsi oltre il suo predecessore, partendo in vantaggio avendone già presentato il mondo e i protagonisti, sembra invece non sapersi decidere. Nasce come titolo indirizzato ai bambini, mancando di quel mordente capace di coinvolgere tutti gli altri; al contempo, si lascia andare a una serie di citazioni e allusioni che, incomprensibili per i più giovani, fanno sorridere gli adulti, ma non bastano a intrattenere per i 90 minuti di proiezione.

È proprio il non saper scegliere che mina la qualità di questo titolo, che vorrebbe essere portavoce di un forte messaggio sulle seconda possibilità. Non basta, infatti, un ideale, tra l’altro smorzato da un finale fin troppo all’acqua di rose, per realizzare un film, che più che intrattenere e insegnare, finisce per essere solo un tributo ai vigili del fuoco. Non è mia intenzione sminuire il lavoro di questi uomini e donne, che rischiano la vita per salvaguardare noi  e l’ambiente, ma il desiderio del regista di rendere omaggio alla categoria finisce per annebbiare un impianto narrativo piuttosto piatto; per gran parte del film, sembra di rivivere quanto visto nel primo episodio, con risvolti e personaggi che risultano quasi fotocopie di quelli presenti nel film precedente.

L’impressione è quella che sia quindi mancata l’ispirazione allo sceneggiatore Jeffrey M. Howard, già autore della prima pellicola e di titoli come Trilli e Trilli e il Segreto delle Ali; ispirazione che ha invece sorriso al direttore artistico Toby Wilson, al responsabile degli effetti John Patton e all’artista del layout Dustin Mackay, artefici di uno scenario mozzafiato. Nel lungometraggio dello scorso anno, le corse toglievano molto spazio alle ambientazioni, solitamente limitate a contestualizzare le sequenze; in Planes 2, al contrario, il mondo stesso in cui siamo calati è protagonista e il lavoro svolto dal reparto artistico è sbalorditivo. Vedere Dusty e co. sorvolare splendidi paesaggi ispirati ai parchi di Yosemite e Yellowstone oppure calarsi tra le fiamme nel tentativo di salvare il bosco, fa intuire la ricerca minuziosa che ha preceduto la realizzazione del film. Scendendo nel dettaglio, gli effetti particellari, il fumo e la resa di acqua e fuoco sono letteralmente sbalorditivi.

Se la stessa perizia fosse stata dedicata alla storia, cercando di dare al pubblico, grande o piccolo che sia, qualcosa di nuovo, Planes 2 – Missione antincendio avrebbe sicuramente mosso un passo in avanti e dimostrato coraggio. Il film si limita invece a fare da inno ai vigili del fuoco, ma in questa missione si perde per strada il resto delle intenzioni. Il film fa comunque il suo lavoro nell’intrattenere i bambini, che rimarranno estasiati dalle scene d’azione fra i paesaggi mozzafiato e dalle musiche suggestive di Mark Mancina, così come potranno ridere alle varie battute di cui è disseminato il titolo; l’omaggio ai vigili del fuoco è inoltre affiancato da una tradizionale esaltazione dei valori come l’amicizia e la lealtà rispetto all’interesse per il denaro e al successo, quest’ultimo incarnato dal SUV arrivista Cad Spinner, messaggio sempre ben accetto per le nuove generazioni. Nel caso, però, che lo spettatore fosse alla ricerca di un gioiello d’animazione, le gag scontate e troppo spesso ripetute, una narrazione eccessivamente lineare e la sensazione di déjà vu rispetto al primo film non elevano Planes 2 a livelli eccezionali. Una piccola parentesi va aperta per applaudire la direzione del doppiaggio italiano, che sembra aver imparato dagli errori del primo capitolo e ha scelto questa volta doppiatori validi, tra cui figurano Marco Mazzocca, Enzo Savi e Antonio Montieri (questi ultimi in arte Savi&Montieri) che ci regalano una versione del film quantomeno dignitosa.

Planes 2 – Missione antincendio (di cui potete trovare qui una featurette) è atteso in Italia per il 28 agosto in 3D, con numerose anteprime nelle nostre sale già il 13 agosto. Il film ha inoltre aperto il Giffoni Film Festival, iniziato oggi e di cui terremo una copertura completa (qui le ultime news sull’evento).

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