Recensione Deadpool & Wolverine: la violenza ed il sarcasmo il nuovo punto di riferimento del MCU

La nostra recensione di "Deadpool & Wolverine" che offre grande azione e risate più grandi, ma nulla di eclatante all'orizzonte.

Recensione Deadpool & Wolverine: la violenza ed il sarcasmo il nuovo punto di riferimento del MCU

Deadpool & Wolverine, il primo e unico film Marvel del 2024, sembra già deludere le aspettative, ricordando il flop di “The Flash” della DC. L’anno scorso, Warner Bros. ha deciso di rilasciare “The Flash”, un film che prometteva di essere un grande evento multiverso, ma che si è rivelato un disastro, con recensioni negative sia da parte della critica che dei fan.

Deadpool & Wolverine: Le Prime Recensioni non Promettono Bene

Il film arriva in un momento in cui il MCU tenta di mantenere l’attenzione del pubblico sulle varie linee temporali della sua saga multiversale, nonostante una certa fatica che si fa sentire tra i fan. Il regista Shawn Levy e il team di sceneggiatori, tra cui Ryan Reynolds, Rhett Reese, Paul Wernick e Zeb Wells, affrontano queste sensibilità con diverse strategie. La storia non si concentra sulle grandi poste in gioco del multiverso, ma si presenta quasi come un rifiuto totale di esse, con una consapevolezza di sé che risalta in Deadpool e il suo stile vietato ai minori, paragonabile al fratello eccentrico che ravviva le riunioni di famiglia.

La trama si sviluppa attorno al desiderio di Deadpool di far parte di una squadra, desiderio che si scontra con il rifiuto degli Avengers, portando il personaggio in una spirale di disperazione e alla rottura con Vanessa (Morena Baccarin). La svolta arriva con la visita della Time Variance Authority e dell’agente Paradox (Matthew Macfadyen), che lo incaricano di trovare Wolverine per salvare il suo universo. Nonostante “Logan” del 2017 abbia segnato un epilogo grintoso per Wolverine, Deadpool & Wolverine dimostra che i finali possono essere riscritti.

Recensione “Deadpool & Wolverine” che offre grande azione e risate più grandi

L’azione si intensifica con scene di combattimento spettacolari, come quella in cui Wolverine utilizza le sue ossa come armi sulle note di “Bye Bye Bye” degli NSYNC. Tuttavia, queste scelte audaci portano anche a momenti in cui le battute e le scene musicali si protraggono troppo, tentando di giustificare il budget investito nelle colonne sonore. Nonostante ciò, quando il film funziona, lo fa con rapidità e umorismo, grazie anche al montaggio di Deadpool che attraversa linee temporali alternative e incontra varianti di Wolverine.

Il film esplora il viaggio di Deadpool e Wolverine, che, tra scontri e insulti, formano un’alleanza improbabile. Shawn Levy riesce a bilanciare le interpretazioni di Reynolds e Jackman, con Reynolds che offre una raffica di battute e Jackman che porta la necessaria profondità emotiva. La storia di un’altra possibilità di correggere gli errori del passato si intreccia con una nostalgia per i vecchi film di supereroi dell’universo Fox.

L’introduzione di Cassandra Nova (Emma Corrin), la gemella psichica omicida del Professor Xavier, aggiunge una nuova minaccia, ma avrebbe potuto essere sviluppata meglio. Deadpool & Wolverine guarda al passato con gratitudine, includendo cameo che omaggiano le rappresentazioni precedenti dei personaggi. Questo ritorno al passato serve da richiamo a un’epoca in cui gli universi condivisi non erano così diffusi, e i budget non erano così elevati.

In definitiva, Deadpool & Wolverine rappresenta una pausa nostalgica in un MCU in costante evoluzione, offrendo ai fan un’opportunità di ricordare con affetto i momenti passati. Continuate a seguire “Mister Movie” per ulteriori aggiornamenti su Deadpool & Wolverine e altre novità dal mondo del cinema.

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